Parma, 10 settembre 2024 – Diverse criticità in un ristorante sull’Appennino parmense, nell’ambito delle attività di controllo finalizzate alla tutela della sicurezza alimentare e alla prevenzione della diffusione della peste suina africana.
Durante un controllo dei carabinieri del Nas di Parma, sono stati sequestrati 100 chilogrammi di prodotti alimentari, tra materie prime e preparazioni a base di carne di bovino, maiale, avicola, selvaggina e pasta fresca. Parte di queste materie è priva delle informazioni di tracciabilità, mentre altri erano scaduti. La merce aveva un valore di circa 2mila euro.
Su richiesta dei carabinieri, il Servizio veterinario dell’Usl è intervenuto per ricercare la presenza del virus della peste suina, campionando 12,5 chilogrammi di carne di cinghiale che risultava priva delle indicazioni di tracciabilità.
Ma le irregolarità non erano inerenti esclusivamente ai prodotti: mancavano indicazioni sugli allergeni e sulle sostanze che possono causare intolleranze alimentari, vi erano carenze igienico-sanitarie nella cucina e nel deposito degli alimenti, nel quale è stata riscontrata sporcizia diffusa e la mancanza di sistemi per impedire l’accesso di agenti infestanti attraverso le finestre.
Pesanti i provvedimenti nei confronti del legale responsabile del ristora...











