Imola, 11 ottobre 2024 – Stregati a guardare il cielo. Le aurore boreali che stanno solcando il nord Italia colorandolo di rosso sono in realtà materia freneticamente in movimento: l’origine delle aurore va infatti ricercata sulla superficie del Sole, in particolare nelle sue regioni più attive, quelle da cui hanno origine le tempeste solari, fasci di materia in grado attraversare il sistema solare e arrivare sulla Terra. Qui quelle particelle vengono a contatto con l’atmosfera trasferendo energia termica, che le varie componenti del cielo terrestre, come l’ossigeno, rilasciano in forma di fasci di luce, visibili in particolare nelle ore più buie, intorno alla mezzanotte, meglio se lontano dai centri abitati. Simona Righini, astronoma dell’Istituto nazionale di astrofisica, ricercatrice al radiotelescopio di Medicina, era insieme agli Astrofili Imolesi nell’osservatorio sui colli sopra la città. A vedere il cielo e l’aurora boreale.
L'aurora boreale in Emilia Romagna del 10 ottobre: le fotoDottoressa Righini, c’è una relazione fra questi fenomeni e il cambiamento climatico?
“No, la Co2 e...















