di Elisabetta Ferri
Una retrocessione epocale quella della Vuelle, arrivata dopo 17 anni consecutivi in serie A; in realtà sarebbero anche di più visto che l’ultima discesa sul campo è datata 1998, mentre dopo si trattò di un fallimento societario, con la Scavolini che quella stagione (2004/2005) giocava addirittura in Eurolega. In ogni caso, l’appassionata tifoseria pesarese l’ha presa meglio del previsto, anzi si respira un clima di riscatto e desiderio di tornare nell’élite, che potrebbe essere la molla giusta per la squadra.
Una formazione nuova di zecca perché dopo la caduta al piano di sotto se ne sono andati tutti, italiani compresi, trovando collocazione in serie A. Così, a Pino Sacripanti, firmato per due stagioni col doppio ruolo di coach e gm, è toccato ricostruire da zero un organico che vede come superstite solo Octavio Maretto, nato in Argentina vent’anni fa ma di formazione italiana: un bel talento sulla rampa di lancio, che con la Vuelle conquistò la Next Gen 2023. Sacripanti ha fatto una scelta in contro-tendenza con la maggior parte dei club che, disponendo solo di due spot per gli stranieri, hanno puntato su un esterno e un lungo.
Come Forlì, invece - una delle poche eccezioni alla regola - Pesaro ha puntato su un play-guardia, ed un’ala piccola, Khalil Ahmad e V.J.King, contando di avere una trazione anteriore importante e chiedendo ad un poker di lunghi italiani, di cui il solo De Laurentiis è un centro puro, di reggere la botta sotto i tabelloni. Il pre-campionato, in questo senso, ha dato risposte non sempre incoraggianti:...








