Ancona, 23 novembre 2024 – Due quintali di pesce sequestrato e multe per 6mila euro per mancata tracciabilità del prodotto e condizioni igieniche precarie di celle frigorifere e magazzini che fungono da deposito di generi alimentari. È l’esito dei controlli a tappeto svolti nelle ultime settimane dalla guardia di finanza e dalla guardia costiera. Controlli agroalimentari, predisposti dal ministero dell’Agricoltura con interventi ispettivi nelle attività commerciali operanti nel settore della ristorazione, in particolare nella filiera ittica. L’esito non è stato rassicurante.
Non tutto il pesce controllato era tenuto con cura e soprattutto non era certa la sua provenienza. Cosa finisce nei piatti dei clienti che vanno al ristorante. Per ora nulla visto che il prodotto è stato portato via. Il personale è stato coordinato dalla direzione marittima della Guardia Costiera di Ancona e dal reparto Aeronavale della guardia di finanza di Ancona. Falsa o mancata indicazione dell’origine dell’alimento tracciabilità del prodotto ittico è stata l’irregolarità maggiore riscontrata in tre esercizi di ristorazione controllati nelle province di Ancona, Ascoli Piceno e Pesaro e Urbino. Tre ristoranti molto blasonati.












