BOLOGNA – Un 25 aprile partecipato, intenso, profondo. Una Piazza Maggiore piena di gente ha onorato 79 anni dopo il sacrificio per la Liberazione, davanti al sacrario e alle bandiere delle brigate partigiane sventolanti da Palazzo d’Accursio. Sul palco alle spalle del Nettuno il sindaco Matteo Lepore è partito dal ricordo di Giacomo Matteotti, che a 100 anni dall’uccisione verrà ricordato con una sua frase che illuminerà il ponte intitolatogli vicino alla stazione. Ha elogiato la figura del presidente Mattarella come custode dei valori della Costituzione dell’Italia liberata e ha avvertito dal fascismo che oggi annida nel qualunquismo. Sottolineato il ruolo delle donne. Al centro anche dell’intervento di Anna Cocchi, presidente dell’Anpi bolognese, che ha ricordato l’articolo 21 della Costituzione citando la censura subita in Rai dallo scrittore Antonio Scurati e definita irricevibile la riforma del premierato forte.
Sullo sfondo però soprattutto la guerre ...