’Prima del Pratello’, la mostra. I ragazzi diventano archeologi

11 mesi fa 282
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Il Museo Civico Archeologico ospita, fino al 6 gennaio, un’esposizione curata da un gruppo di dieci ragazzi dell’istituto Penale per il Minorenni Pietro Siciliani: Prima del Pratello, questo il titolo del progetto, racconta la storia archeologica antica dell’area dove sorge il carcere minorile. "Il Pratello è il luogo dove, nel 1872, l’archeologo Antonio Zannoni trovò le prime testimonianze dell’abitato etrusco. Volevamo portare la storia all’interno dell’Istituto penale e insegnare ai ragazzi come leggere i reperti archeologici, spiegare loro il modo in cui da uno scavo si giunge a una ricostruzione storica, e infine farli partecipare alla creazione di una vera e propria esposizione" racconta Anna Dore, responsabile Servizi educativi dell’Archeologico. I ragazzi dai 16 ai 21 anni che frequentano il Cpia hanno infatti scelto il titolo, lavorato sulle didascalie, e hanno progettato l’esposizione assieme ai referenti: le bozze del lavoro sono infatti visibili anche nella prima delle quattro teche, esposte prima dell’ingresso alla mostra temporanea di Martin Parr. Le altre tre sono invece dedicate all’abitazione e alla vita quotidiana dell’antica via del Pratello: gli oggetti di consumo e preparazione del cibo, quelli di consumazione, e i reperti dedicati all’ornamento personale sono i protagonisti dell’esposizione.

"Abbiamo dato loro l’opportunità di lavorare sui reperti originali, che abbiamo trasferito in via eccezionale dal museo all’interno dell’Istituto Penale. Questo perché abbiamo voluto mostrare loro il vero lavoro di un archeologo all’interno di un museo,...



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