Proteste per la maxi antenna, una dottoressa: “I pazienti non possono chiamarmi”

11 mesi fa 252
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Rimini, 4 dicembre 2024 – Dal febbraio scorso, a Trarivi, una piccola frazione del Comune di Montescudo-Monte Colombo, è stata installata un’antenna 5G alta 30 metri per la telefonia mobile. La struttura, eretta in un terreno privato, ha sollevato non poche preoccupazioni tra i residenti, alimentando un acceso dibattito sui possibili impatti sulla salute e sul paesaggio. Il caso ha assunto contorni istituzionali, spingendo il Comune di Montescudo a ricorrere al Tar, pur avendo espresso un parere contrario non tanto sull’installazione della tecnologia in sé, quanto sulla sua collocazione, ritenuta inadeguata perché troppo vicina alle abitazioni.

Nonostante il parere negativo del Comune, è stata l’Unione della Valconca a dare il via libera definitivo alla costruzione dell’antenna. Questo ha creato una situazione di conflitto istituzionale e ha sollevato interrogativi sulla procedura di autorizzazione. La mancanza di una posizione unanime tra le autorità locali ha lasciato la cittadinanza confusa e frustrata, accentuando il senso di impotenza di fronte a decisioni percepite come calate dall’alto.

Tra i residenti più colpiti spicca la dottoressa Catia Savini, che vive a soli 10 metri dall’antenna. La sua protesta non riguarda solo i problemi estetici o l’impatto paesaggistico, pur significativi, ma anche le difficoltà pratiche e professionali derivanti dalla presenza della st...



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