Cinque pareggi su cinque nella "gestione Bilò": se nelle prime dieci partite della Recanatese non era mai uscito il segno X, ora ci si sta facendo il callo alla divisione della posta, volenti o nolenti. Ci sono poi pareggi e pareggi: quello di Sora è stato accolto con (moderata) soddisfazione anche perché, nell’epoca dei 3 punti, sono le vittorie a fare la differenza.
"Non è stata una gara bellissima – ha detto il centrocampista Marco Raparo – anche per le condizioni del campo non ottimali, un sintetico con diverse pozze. Qualche sofferenza? Io dal terreno di gioco ho avuto comunque la sensazione che eravamo solidi e compatti poi è inevitabile che qualche rischio si corra. È evidente che ci manca ancora qualcosa per centrare questo benedetto successo, ma assicuro che stiamo dando il massimo per uscire da questa situazione".
I riflessi sulla classifica sono evidenti, visto l’attuale terz’ultimo posto. Ma quanto vi manca la vittoria a livello morale, considerando anche le continue traversie che siete stati costretti a subire da mesi?
"Onestamente sia il corpo che la mente non possono non risentire di quanto avvenuto e credo che qualche ripercussione sia inevitabile. Siamo sempre in riserva ed emergenza ed anche domenica prossima non avremo Bellusci (il giocatore, in diffida, è stato ammonito e verrà squalificato, ndr). Teniamo botta e anche attraverso grandi sacrifici cerchiamo insieme di risollevarci".
Al di là del solo match di Sora si prosegue, a suo avviso, in questo per...


















