Regione, no agli accorpamenti delle autonomie scolastiche chiesti dal Governo

10 mesi fa 419

BOLOGNA – Piena salvaguardia del diritto allo studio, senza tagli alle scuole. La Regione dice no al Governo e non procederà agli accorpamenti previsti dalla riforma del dimensionamento scolastico voluta dall’esecutivo, perché basati su conteggi errati da parte del ministero dell’Istruzione che non corrispondono ai numeri reali “In Emilia Romagna ci sono 10mila studenti in più non in meno” spiegano in una nota il Presidente Michele de Pascale e l’assessora alla scuola Isabella Conti sottolineando di non avere alcuna intenzione di mettere a rischio il diritto allo studio di migliaia di ragazze e ragazzi e nemmeno far perdere posti di lavoro del personale Ata. Per questo la Giunta ha deciso in via cautelativa di sospendere qualsiasi accorpamento delle autonomie scolastiche. Nella seduta di lunedì prossimo, verranno formalizzate le motivazioni. “Siamo il sistema più efficiente in Italia- proseguono de Pascale e Conti – e già ora il sistema delle nostre autonomie scolastiche è perfettamente idoneo alle linee di efficienza indicate dal Governo.“Sostenere che grazie a questa legge il territorio ha la possibilità di tenere aperte le scuole in montagna o nelle aree interne, sta in piedi se ci sono reali margini di manovra e numeri corrispondenti alla realtà– spiegano de Pascale e Conti che poi puntualizzano “Se succede il contrario, si impedisce di fatto proprio la tutela delle piccole scuole, nei territori fragili. L’impressione – concludono Presidente e assessora – è che anziché adattare il numero di dirigenti alle esigenze del territorio si voglia fare il con...



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