Bologna, 20 gennaio 2025 – Restare vedovi accorcia la vita più agli uomini che alle donne. Lo certifica uno studio dell’Università di Bologna, prima nel suo genere.
Se si parla di pensionati maschi che perdono il coniuge – infatti – il rischio di mortalità è del 35% maggiore rispetto ai loro coetanei sposati, mentre per le donne l’incremento è del 24%. Nel 2023 sono state quasi 4,4 milioni le persone rimaste vedove in Italia. Un evento traumatizzante: lo studio evidenzia in particolare che i primi mesi dopo la morte del coniuge sono quelli più critici, con un sensibile aumento del rischio di mortalità.
Ma queste percentuali medie nazionali hanno alcune variazioni sorprendenti tra regioni italiane di residenza e a seconda dello status socioeconomico. Per esempio, la perdita di anni di vita residua è più marcata in alcune regioni del Nord, come la Valle d’Aosta e il Veneto, è meno accentuata in Molise o Sardegna.
Ancora, i pensionati maschi con redditi medio-alti risultano essere più vulnerabili nel breve termine, con un rischio maggiore di mortalità immediata dopo la perdita del coniuge. Le donne con redditi più bassi...





















