Rigopiano, il giorno della verità. I famigliari delle vittime: “I nostri angeli meritano giustizia”

11 mesi fa 256
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ROoma, 3 dicembre 2024 – “Vogliamo che venga fatta giustizia”. Oggi in Cassazione, per i familiari delle 29 vittime della valanga di Rigopiano, potrebbe essere un giorno di speranza. Per un nuovo processo di appello, per far sì che vengano riviste alcune posizioni degli imputati e confermate delle pene, ma anche “per un segno di rispetto per chi non c’è più”. Dopo il 18 gennaio del 2017 davanti ai loro occhi è passato di tutto. Un incubo iniziato nel resort ai piedi del Gran Sasso, in provincia di Pescara, nel comune di Farindola. Quel giorno 29 delle 40 persone che si trovavano all’interno dell’hotel morirono. Alcuni erano lì in vacanza, altri ci lavoravano. Tra di loro c’erano anche sette marchigiani. Due residenti a Osimo (in provincia di Ancona), Domenico Di Michelangelo (41 anni) e Marina Serraiocco (36enne), entrambi di originari di Chieti, lui poliziotto e lei titolare di un negozio. Con loro il figlio Samuel, 7 anni, uno degli 11 sopravvissuti all’orrore. E poi Marco Vagnarelli (44 anni) e Paola Tomassini (46enne), coppia arrivata da Castignano (Ascoli)...



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