Ancona, 13 dicembre 2024 - “La prima cosa da fare per prevenire il pericolo della rete è conoscere le abitudini online dei figli, quello che fanno attraverso l'utilizzo dei loro dispositivi elettronici. Non è pensabile che un genitore consideri un cellulare una sorta di babysitter, a cui delegare buona parte di quelle che sono le loro relazioni. Bisogna capiscano le problematiche e vigilino adeguatamente sulla vita dei più piccoli”. Sono le parole della criminologa Roberta Bruzzone, intervenuta ieri pomeriggio all’auditorium ‘Tamburi’ della Mole Vanvitelliana di Ancona, nell’incontro aperto alla cittadinanza ‘Prevenzione e trattamento dei fenomeni correlati all'uso disfunzionale della tecnologia’, organizzato dall’Ordine degli Psicologi delle Marche con il patrocinio del Centro Servizi per il Volontariato (Csv).
Sono preoccupanti i numeri che legano questo fenomeno alle Marche, dove il 73,4% di bambini e giovani dai 6 ai 17 anni utilizza Internet tutti i giorni, rispetto a un media nazionale del 78,3% compresa tra 11 e 13. Il dato più preoccupante citato nell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia di Save the Children, però, è che nella nostra regione il 14,3% dei ragazzi con lo stesso range di età è stato vittima di cyberbullismo.
In apertura dell’evento sono intervenuti la presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche, Katia Marilun...






















