Bologna, 15 dicembre 2024 – “Siamo in un luogo straordinario della memoria. A Sabbiuno furono trucidati antifascisti e partigiani che sacrificarono la loro vita per donarci libertà e democrazia. Questo sacrificio è alla base della nostra Costituzione, che, come disse Sandro Pertini, ‘non è un pezzo di carta, ma un testamento di centomila morti’. È nostro dovere onorarla, promuovendo lavoro, giustizia sociale e uguaglianza, senza lasciare indietro nessuno. La memoria non è solo ricordo, ma un impegno concreto per costruire una società più giusta e libera".
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, intervenuto questa mattina al Sacrario di Sabbiuno (Bologna), per le celebrazioni del 80esimo anniversario dell’eccidio del dicembre 1944. Con de Pascale anche il sindaco di Bologna e della Città metropolitana Matteo Lepore, la presidente del Comitato per le onoranze ai caduti di Sabbiuno, e assessora del Comune di San Lazzaro, Sara Bonafè e la presidente dell’Anpi di Bologna, Anna Cocchi.
La cerimonia ricorda i cento martiri trucidati dai tedeschi tra il 14 e il 23 dicembre 1944, i cui corpi furono gettati nei calanchi. Le salme vennero recuperate solo nel 1945, dopo la Liberazione. Solo a 58 delle vittime fu possibile attribuire un nome. “Il prossimo anno ricorrono gli 80 anni della Liberazione, una ricorrenza che la Regione Emilia-Romagna intende celebrare e sostenere con misure concrete - ha aggiunto de Pascale -: ...





















