Si discute sulla restituzione del prestito in epoca Covid e dei costi legati al personale
“Da parte della Regione Emilia-Romagna non c’è alcuna volontà di interrompere il corretto rapporto con la sanità privata, rapporto che rappresenta un modello a livello nazionale. Ma di fronte al palese sottofinanziamento nazionale al sistema sanitario, è necessario che tutti prendano consapevolezza della gravità della situazione e facciano la propria parte. Privato accreditato compreso”.
Così il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessore alla Sanità, Massimo Fabi, riguardo alla rimodulazione del rapporto del sistema sanitario regionale con il privato accreditato, tema al centro di un primo incontro lunedì scorso.
Due i temi affrontati. Il tetto dei rimborsi per prestazioni sanitarie in mobilità attiva, ovvero di cittadini di altre Regioni che vengono a curarsi in Emilia-Romagna, e l’acconto relativo alle spese durante il periodo del Covid.
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3 mesi fa
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