"Andrò fino in fondo per capire se ci sono le basi per un ricorso legale, visto che le scogliere non sono state previste dalle zona più erosa di Scossicci, dove c’è il mio stabilimento". È arrabbiato Andrea Marcelli, titolare dello chalet Barracuda Fish Bar, dopo l’incontro online della scorsa settimana tra il Comune di Porto Recanati, la Regione e il Provveditorato, sul progetto da nove milioni per la difesa della costa a Scossicci. Aveva partecipato anche Enzo Ascani, presidente del comitato nord di Porto Recanati, in rappresentanza dei balneari.
"Ci è stato detto che sorgeranno cinque scogliere, ognuna lunga 25 metri, nella parte sud di Scossicci dallo chalet Da Massi fino al balneare Acropoli – spiega Marcelli –. Altre tre scogliere saranno realizzate nella zona nord di Scossicci: dalla foce del Musone alla pista dei go-kart. Ed è qui la nostra delusione, perché ci saremmo aspettati i nuovi scogli nei tratti più erosi come quello che comprende il mio chalet, il Palm Beach e la spiaggia del villaggio Internazionale. Non a caso – aggiunge –, questa estate non ho potuto piantare nemmeno un ombrellone e ho lavorato solo con il bar e il ristorante. E dire che due settimane fa avevo mandato ai tre enti una relazione sullo stato dei luoghi, redatto da un ingegnere e con l’aggiunta di una lettera del mio avvocato, per chiedere di intervenire urgentemente. Non ho ricevuto risposta, e ora capisco il motivo". Rabbia pure per Anna Procaccini, titolare del Palm Beach: "Sarebbe stato più utile rinforzare le tre barriere Ferran mettendoci sopra degli scogli, per p...



















