Secchi, stivali e tanta rabbia. I commercianti dopo il diluvio: "Un disastro che andava evitato"

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"Aiutateci... Ci serve una pompa per togliere l’acqua dal bar". Alle 13 il Caffè dell’Arco in corso d’Augusto era un lago. E non era l’unico, in quelle condizioni. Tantissimi negozi e locali, in corso d’Augusto e in altre zone del centro, si sono allagati in pochi minuti a causa della bomba d’acqua che si è abbattuta ieri. "Un disastro – allarga le braccia Giancarlo Bacci, titolare del Caffè dell’Arco – Abbiamo lavorato ore per sistemare e pulire il bar e limitare i danni...". Da una prima ricognizione, "le attrezzature si sono salvate, ma ci vorra un po’ per pulire tutto a fondo". In corso d’Augusto, in particolare nel tratto da piazza Tre Martiri fino all’Arco, decine di commercianti si sono dovuti armate di stivali, secchi e ramazze per svuotare le loro attività dall’acqua. "Assurdo che con un po’ di pioggia possa capitare qualcosa del genere", sbottano da un negozio di abbigliamento. C’è chi dà la colpa alla rete fognaria e accusa: "Gli scarichi a mare andavano aperti subito". C’è chi si infila i guanti e pulisce a mano i tombini, per far defluire meglio l’acqua "altrimenti rischiamo di restare allagati fino a domani".

Con la bomba d’acqua è esplosa anche la rabbia. "Possibile che Rimini debba andare sott’acqua in questo modo?", sbottano due residenti mentre cercano di togliere l’acqua dall’ingresso della loro palazzina. Sui social un diluvio di polemiche, accompagnato da foto e video del disastro. Le immagini di Corso d’Augusto, delle strade intorno al Duomo, di via Santa Chiara e di altre vie del centro finite sott’acqua fanno il giro della Rete. Il sindaco...


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