Terra del Sole ricorda Sergio Landi. Due giorni nel nome dello scultore

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Due giorni dedicati al ricordo di un terrasolano amatissimo e mai dimenticato, virtuoso nell’uso dello scalpello e persona dal cuore grande. Oggi dalle 17 alle 18.30 il Palazzo pretorio di Terra del Sole ospiterà la presentazione del catalogo dello scultore Sergio Landi, mentre domani dalle 10 alle 17 nell’edificio rinascimentale sarà possibile ammirare alcune opere dell’artista.

"Un uomo straordinario nella sua normalità" per mutuare le parole utilizzate nel catalogo curato da Paola Saiani, Lena Papadaki e dall’adorata figlia Marzia, che con amore e tenacia cerca "di preservare il ricordo del padre andando alla ricerca degli aneddoti che chissà quante volte avrà ascoltato e che sembrano un baluardo imprescindibile a cui aggrapparsi", spinta dal desiderio di mantenere in vita l’artista ma altresì l’uomo affinché la memoria non si affievolisca. Un grande gesto d’amore.

Nato a Cesena nel 1929, quarto di nove fratelli, Landi visse con la famiglia nella frazione cesenate di Luzzena e nel 1962 si trasferì a Ladino per lavorare nell’azienda agricola della marchesa Paolucci. Scoprì l’abilità non comune di utilizzare lo scalpello durante il servizio di leva, nella falegnameria dell’esercito a Pavia: il debutto con un soldatino di legno, "primo segno di un bisogno di esprimersi al quale aveva saputo dare forma".

Animato dal sacro fuoco dell’arte, il mediceo amava lavorare il legno e la pietra e dipingere a olio e per soddisfare l’innata esigenza creativa sottraeva ore al sonno. Autodidatta, Landi utilizzava materiali di recupero, in particolare sassi e pie...



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