Terrorismo, la 22enne bolognese in Pakistan: “Arriverà il nostro momento”

10 mesi fa 426

BOLOGNA – Era tornata da poco dal Pakistan la 22enne residente a Bologna arrestata la Vigilia di Natale dai carabinieri del Ros al termine della complessa indagine della Procura, relativa anche ad altre province italiane e coordinata dalla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo. Dagli atti emerge che la ragazza – accusata, insieme ad altri quattro giovani tra cui il fratello minore, di aver messo in piedi un’associazione terroristica dedita alla promozione, al consolidamento e al rafforzamento di formazioni come “Al Qaeda” e “Stato Islamico” – era rientrata meno di due settimane fa dal suo paese di origine. Un elemento che si aggiunge alla sua intensa attività online di proselitismo e diffusione di contenuti, precetti, video, preghiere in lingua italiana, per reclutare coetanei in nome della Jihad. Il suo viaggio in Pakistan è stato lungo, potrebbe aver avuto come obiettivo la creazione di rapporti sul campo con membri di gruppi di lotta armata, un passaggio di livello rispetto all’attività svolta fino a quel momento sul web. Il rientro in Italia, il 13 dicembre, sembra sia stato anticipato, ma dalle conversazioni con l’altra ragazza del gruppo è emerso più volte il progetto di trasferirsi in altri Paesi con campi di addestramento jihadisti o comunque di dottrina islamica. Il tutto in attesa del suo interrogatorio di garanzia, in programma venerdì, in cui verrà assistita dall’avvocato Simone Romano. La 22enne bolognese sarà chiamata anche a rispondere del processo di radicalizzazione su cui aveva instradato il fratello minore, testimoniato dai vide...



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