Rimini, 6 settembre 2024 – Il triste copione è sempre lo stesso. Uno dei truffatori finge di essere un sottufficiale dei carabinieri ed il suo complice un avvocato.
Facendo leva sul lato emotivo della loro vittima convincono l’anziana che sia appena accaduto un grave incidente a un parente stretto – in quest’ultimo caso la figlia – e così riescono a convincerla a consegnare loro tramite un apposito emissario inviato alla casa della signora preziosi e denaro contante utile, a dire dei truffatori, per tacitare i parenti della persona coinvolta nello schianto di cui sarebbe responsabile la figlia.
Un meccanismo collaudato che a Rimini ha mietuto un’altra vittima qualche giorno fa, quando proprio mettendo in pratica questo modus operandi una banda di tre persone, un uomo e due donne, hanno raggirato una signora di 72 anni con la truffa del finto avvocato e la telefonata fittizia per chiedere denaro e gioielli utili a tirare fuori dai guai la figlia. Così i tre sarebbero riusciti a farsi consegnare diversi monili d’oro da alcune migliaia di euro di valore e 250 euro in contanti. Un bottino ritrovato lo scorso martedì pomeriggio dopo che i tre avevano già lasciato la provincia di Rimini. Nello specifico, la banda di truffatori è stata sorpresa a Savignano sul Rubicone da una pattuglia della polizia locale dell’Unione Rubicone, che fermava per controlli una Fiat 500 con a bordo i tre giovani.
I tre duran...
















