Tumore, diagnosi in ritardo a Macerata. “Referto dopo 5 mesi e mezzo, inaccettabile”

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Macerata, 16 ottobre 2024 – “Qui non si tratta di attribuire colpe, né di andare a cercare un responsabile, magari per farne un capro espiatorio. Ma un referto non può arrivare dopo cinque mesi e mezzo, tanto più se certifica una brutta situazione. Questo non è accettabile”. Zelinda Piccioni, referente maceratese del Tribunale dei diritti del malato, rete di tutela dell’associazione CittadinanzAttiva, organizzazione di volontariato Marche, denuncia un caso di disservizio che “ha destato in noi molta amarezza e sdegno”.

Al centro della vicenda un cittadino del maceratese che il 2 novembre 2022 è stato sottoposto a un intervento chirurgico per appendicite, con conseguente invio di campione istologico al laboratorio di Anatomia Patologica. Tutto come da prassi, si direbbe. Tranne il fatto, però, che il relativo referto è pervenuto all’interessato il successivo 8 aprile 2023, con una diagnosi infausta, visto che le analisi avevano evidenziato un adenocarcinoma. Una situazione grave, che richiedeva un’azione tempestiva.

E, infatti, il 21 aprile il paziente è stato ricoverato e sottoposto ad un secondo intervento chirurgico, all’ospedale di Civitanova, per essere poi dimesso il 30 dello stesso mese. Da quel momento è costretto a sottoporsi a periodici cicli di terapia di mantenimento. “Questo signore, che ha 61 anni – afferma la Piccioni – coglie l’occasione per ringraziare tutto il personale sanitario che gli ha prestato assistenza in entrambi i ricoveri,...



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