Porto Sant'Elpidio (Fermo), 22 agosto 2024 - Prima gli ha sottratto diversi incassi facendogli credere che servissero per pagare i fornitori poi, una volta in difficoltà per la mancanza di denaro liquido, lo ha messo in contatto con i suoi complici usurai facendolo indebitare per 80.000 euro. Quando ha avuto difficoltà a pagare, i componenti della banda sono entrati quindi inazione con le maniere forti, minacciandolo più volte di morte. Alla fine la vittima, un ristoratore di Porto Sant’Elidio, esasperata, ha trovato il coraggio di denunciare il tutto ai carabinieri che si sono subito attivati per dare una pronta risposta all’imprenditore.
Così i militari dell’Arma di Porto Sant’Elpidio, all'esito di un’intensiva attività investigativa avviata a seguito della querela formalizzata dal ristoratore hanno scoperto che dietro alla macchinazione c’erano tre persone, tra cui anche il manager del suo locale.
I carabinieri, una volta smascherati, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Fermo tre cittadini italiani: un 53enne e un 59enne di origini campane e un 59enne piemontese, tutti residenti a Porto Sant’Elpidio, ritenuti responsabili in concorso tra loro dei reati di usura, estorsione e appropriazione indebita.
Uno dei tre autori del reato, l’uomo di origini piemontesi, che, come detto, ricopriva il ruolo di direttore dell’attività di ristorazione della vittima, dopo aver furtivamente sottratto parte degli incassi e indotto la vittima a crede...










