A fine campagna per la raccolta delle uve conferite alle cantine, Confcooperative Terre d’Emilia traccia un bilancio soddisfacente per quello che riguarda la produzione del Lambrusco, più incerti i riscontri di mercato. Ad un 2023 che aveva fatto segnare un sensibile calo (la percentuale era a -10,3%, pari a 2,428 milioni di quintali), la vendemmia 2024 ha segnato invece un deciso rialzo della produzione di uva trasformata dalla dozzina di cantine sociali modenesi e reggiane, riunite attorno alla centrale cooperativa, che detengono una quota di mercato del 94%.
Il bilancio finale parla di 2,829 milioni di quintali di uve raccolte, con un incremento del + 16,5% rispetto al 2023 e una quantità superiore del 5,1% rispetto alla media degli ultimi dieci anni. L’aumento della produzione per i Lambruschi, principale produzione modenese, evidenzia che il raccolto è risultato superiore al 2023 per 177mila quintali (complessivamente 1,577 milioni di quintali contro 1,4 milioni, con un +12,6%). In crescita anche le uve bianche, le prime giunte a maturazione, con una produzione pari a 213mila quintali.
"All’incremento della quantità – fanno sapere da Confcooperative - si è associata anche una buona qualità delle uve, con un grado zuccherino medio pari a 16,63. Livelli produttivi e qualità sono risultati più che soddisfacenti, ma ora – aggiungono - sono attesi quei riscontri di mercato che negli ultimi anni sono stati del tutto inadeguati rispetto al lavoro e agli investimenti dei viticoltori, con quotazioni medie che in diversi casi non hanno consentito di...










