Via degli Dei, 10 anni tra natura e bellezza

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Bologna, 18 novembre 2024 – II film di Pupi Avati del 1983, ’Una gita scolastica’, in cui un gruppo di liceali del Galvani nel 1914 attraversava a piedi l’Appennino fino a Firenze. E poi la ’guida-non guida’ di Wu Ming 2 nel 2010, fino al boom di camminatori che, negli ultimi anni, si sono innamorati della Via degli Dei.

Di questo amato percorso parliamo oggi nella puntata del podcast ’il Resto di Bologna’, ricordando un anniversario. Dieci anni fa, infatti, nasceva un protocollo fra i Comuni attraversati dagli escursionisti che ha, di fatto, lanciato questo cammino. Sì, perché la mitica escursione fra piazza Maggiore a Piazza della Signoria, o viceversa, era nata qualche decennio prima e sicuramente il tragitto era noto già a etruschi e romani: solo però dopo la pandemia ha raggiunto numeri da boom.

Lungo il percorso, che deve il nome ad alcuni luoghi attraversati, ad esempio monte Adone o monte Venere, si scoprono luoghi ricchi di storia: l’acquedotto romano di Sasso Marconi, l’area protetta del Contrafforte Pliocenico con i suoi fossili e la sua particolare vegetazione, Madonna dei Fornelli con i resti di strada romana.

Sono tanti i protagonisti della fortuna di questo cammino, che oggi ci viene raccontato dal sindaco di Sasso Marconi, Roberto Parmeggiani



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