Viaggio nel maxi cantiere: "Il Sant’Agostino è una sfida. E’ così grande e complesso che ci perdiamo anche noi"

2 mesi fa 31
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Manicardi

Passando all’esterno si vede il complesso Sant’Agostino completamente impacchettato e, guardando in alto, si nota una grande gru che svetta oltre i tetti. Nessun rumore, nessun movimento. Poi basta varcare la soglia d’ingresso (quella su viale Berengario) e ci si ritrova immersi in un cantiere da record visto che l’area territoriale su cui si sta lavorando per realizzare il polo culturale della città è di circa 10.700 mq; la superficie lorda è pari a circa 24.200 mq e ci sono circa 3.500 mq di corti esterne.

All’interno (si entra solo accompagnati e bardati con caschetto e scarpe da lavoro) lo spazio è talmente grande e ingarbugliato che a volte si perdono persino i progettisti mentre gli operai per scambiarsi informazioni si parlano con i telefonini. Data la dimensione del cantiere, ci sono diverse suqadre con relativi referenti che poi fanno capo al vertice tecnico: oltre 50 persone. Ma non è solo la vastità a rendere complicati i lavori, è anche la stessa struttura che si articola in corpi di fabbrica molto diversi tra loro, frutto di stratificazioni successive avvenute in più di due secoli di storia durante i quali la struttura si è adegua...

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