Non gli era andata giù che l’arbitro, al 27esimo minuto del secondo tempo, aveva indicato una rimessa dal fondo campo per la squadra avversaria. Contestava la decisione a voce alta e anche quando il direttore di gara lo aveva invitato a tenere un comportamento più corretto il calciatore aveva proseguito. Aveva dato del "pezzo di m..." al direttore sportivo proseguendo poi con frasi blasfeme. Alla fine l’arbitro era stato costretto a tirare fuori il cartellino rosso per espellerlo. Invece di uscire dal terreno di gioco lo sportivo aveva iniziato a minacciare l’arbitro: "Ti spacco la faccia". Poi sono arrivati anche due pugni in faccia. La partita era stata sospesa, finita nel peggiore dei modi. I fatti risalgono al 7 aprile del 2018 con il match che si era disputato al campo comunale Dorico di Ancona tra il Piano San Lazzaro e L’Aquila. Una partita di calcio del campionato di Terza categoria, girone D. Protagonista delle percosse e delle minacce un attaccante della società L’Aquila, 36 anni, rumeno. E’ finito a processo per lesioni e minacce gravi al tribunale dorico. Giovedì è arrivata la condanna per il calciatore, davanti al giudice Matteo Di Battista che gli ha infli...