di Federico Di Bisceglie
FERRARA
Nasci leghista, ti trasformi (quasi) in un democristiano con venature andreottiane. L’assessore all’Urbanistica, Nicola Lodi, è riuscito nell’impresa di mettere d’accordo tutti: la centrale a biometano di Gaibanella non s’ha da fare. O, meglio, come spiega a più riprese l’amministratore "vi chiedo di votare contro la variante urbanistica". Poi, l’ultima parola, sarà pronunciata dalla Conferenza dei servizi. Ma, e questo era l’obiettivo politico di Lodi, "speriamo che Arpae possa tenere conto del voto politico di oggi". Una sorta di moral suasion. Quella della centrale ubicata nella frazione "è una pratica che preoccupa tutti noi". La preoccupazione, però, si muove anche a un livello superiore rispetto alla competenza comunale. Ed è per questo che l’assessore si appella "ai consiglieri neo eletto, Marcella Zappaterra e Paolo Calvano, che rispetto e con i quali conto di avviare un percorso in questo senso". L’obiettivo di questo ’iter’ si riscontra nella proposta avanzata dal capogruppo del Pd, Massimo Buriani. "Quando vengono avanzate le richieste di costruzione di questi impianti – osserva il consigliere di minoranza – bisogna sempre chiedersi quale sia il beneficio per il territorio e per la comunità. Ebbene, spesso si tratta di società anche sovra nazionali che portano ben poco alla comunità". Di qui la proposta di "aumentare gli oneri di compensazione in modo da disincentivare le società a realizzare gli impianti". Sulla stessa lunghezza d’onda di Buriani – incredibile ma vero – anche Andrea Ferrari (Fd’I) e Massimilian...















