L’aeroporto di Bologna – intitolato a un genio come Guglielmo Marconi, inventore della radio – mette in archivio un altro mese in crescita: i passeggeri sono stati circa un milione, 980.834, in aumento del 12,4% sullo stesso mese del 2023. La spinta arriva soprattutto da chi sceglie i voli nazionali, ma anche quelli internazionali si fanno valere. Crescita a doppia cifra (+ 11%) pure per le merci trasportate. Tra le mete più gettonate in Italia ci sono Catania, Palermo e Brindisi, mentre all’estero le destinazioni preferite sono Tirana, Barcellona e Madrid. Insomma, tutto bene? Non proprio, perché i disagi per i lavori in corso pesano sul voto in pagella dello scalo e soprattutto le spine restano sempre le stesse: lunghe attese agli imbarchi, tempi robusti per il ritiro dei bagagli, mancanza di taxi, parcheggi non sufficienti. Come detto, c’è un pesante piano di investimenti ed è giusto che sia così: il Marconi merita di volare più in alto. Negli anni si è ritagliato un posto al sole nel panorama italiano, ma comunque non è mai riuscito a togliersi dal petto la medaglia di aeroporto minore. Eppure ha grandi potenzialità, si trova al centro di un’area molto popolata, ricca, densa...