Analizzare una sconfitta onorevole presenta sempre due facce della stessa medaglia. Da un lato, c’è la considerazione che mesi fa questa Vuelle sarebbe stata spazzata via, ma dall’altro c’è il rammarico per non riuscire a fare un altro step contro le squadre che precedono Pesaro in classifica.
Finora, di queste, solo Cantù è stata battuta. Il volo della Vuelle è terminato in Friuli al cospetto di Cividale, gruppo giovane e garibaldino, ma che sa il fatto suo. Ha giocato una partita all’altezza la squadra pesarese, ma non abbastanza da essere competitiva nei minuti finali dove l’agilità e la freschezza, oseremmo dire anche la tecnica, di Ferrari (16 punti con 7/9 al tiro) e Dell’Agnello (13 con 6/8) ha messo in difficoltà una squadra che in area ha sempre il solito problema e a rimbalzo paga dazio anche contro giocatori che pivot non sono, ma hanno senso della posizione e atletismo. Tutti sono stati abbagliati dalla prestazione monstre di Redivo, cose che capitano a parti invertite, perché non pensiamo che i tifosi della Fortitudo si siano divertiti a vedere Ahmad che devastava la loro difesa.
Ma la verità è che la differenza, oltre alle prestazioni sopra le righe dei grandi talenti, la fanno poi statistiche come quella di Giacomo Dell’Agnello, che da solo, di rimbalzi ne ha presi 14, di cui 5 in attacco. Lo staff ha scelto di adeguarsi allo schieramento altrui, perché la rapidità dei mezzi lunghi di Pilla avrebbe costrett...
















