Se c’è un pesarese che conosce la serie A2 con esperienza sul campo questo è Michele Maggioli, incoronato per tre volte mvp del campionato in cui ha militato per oltre un decennio. Il pivottone pesarese, che ha appeso le scarpe al chiodo sei anni fa, concorda con il ’vate’ Bianchini che sostiene si tratti di una lega che farà divertire i tifosi.
"La vedo come Valerio. Sono anni che dico che l’A2 è più tecnica della serie A, anche per forza di cose: il minor atletismo spinge i giocatori ad usare tecnica e tattica per farsi valere. In più, ci sono tantissimi italiani che portano in campo quei valori che si legano a una grossa fetta di pubblico, così si crea un’identità che si è un po’ persa al piano di sopra: scommetto che se chiedessi a un tifoso pesarese di dirmi chi era il play della Vuelle cinque anni fa, sui due piedi non saprebbe rispondermi".
Maggioli è convinto che Pesaro saprà ripartire con nuove energie: "E’ l’occasione di rifondare e creare le basi per tornare in serie A con presupposti diversi, magari non subito. D’accordo, retrocedere fa male, ma faceva male anche disputare la serie A nelle condizioni in cui è stata fatta negli ultimi dieci anni".
Sacripanti ha puntato su due esterni americani chiedendo al pacchetto italiano di tenere botta sotto i tabelloni: condividi la scelta? "Sì, anche quando giocavo io molte squadre sceglievano due piccoli stranieri perché garantiscono maggior pericolosità offensiva e prendono dei vantaggi anche per i compagni. E’ una scelta intelligente e poi non per forza il pacchetto lunghi dev’ess...
















