Faenza, 19 settembre 2024 – “E’ un macello, qui è un macello”: la voce arriva da Modigliana, su Whatsapp, spezzata dai rumori del fiume e dal clangore dei detriti. La situazione peggiora e l’incubo torna. A Faenza sarà una notte nera, sempre più nera. Come nel 2023, quello che succede in collina, a Modigliana, anticipa di tre ore il destino della pianura. Al momento di andare in stampa centinaia di famglie evacuano gli appartamenti a Faenza, alcuni si dirigono nei palazzetti, altri salgono ai piani alti. Lo stesso accade a Lugo, in altre zone del Ravennate.
E nel Forlivese. “Non è possibile di nuovo... che disastro”, dice Isabella. Nell’altra alluvione perse la casa, per un anno fu costretta a vivere in hotel. “Mi ha appena chiamato mio figlio, piangeva. Ha detto ‘E’ arrivata come un’onda’. Sono preoccupatissima”, dice. I telefoni, con l’avanzare delle tenebre, iniziano a diventare muti. La corrente se ne va, le batterie si scaricano, le comunicazioni sono difficili: “E’ tutto sott’acqua”, dicono da Tredozio, dove l’alluvione del 2023 e poi un sisma avevano devastato il pae...













