Niente fondi PNRR per la messa in sicurezza della Torre Garisenda. L’intervento, basato sul metodo osservazionale previsto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni del 2018, è stato giudicato dal Comune di Bologna incompatibile con le scadenze rigide e inderogabili del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Dopo un confronto con il Ministero della Cultura, l’amministrazione guidata dal sindaco Matteo Lepore ha comunicato che «non sussistono le condizioni per utilizzare la linea di finanziamento PNRR per la Torre Garisenda», chiedendo al governo di poter accedere ad altre fonti di finanziamento. Le tempistiche imposte dal piano, infatti, non permetterebbero di procedere con la necessaria prudenza richiesta da un intervento tanto complesso. «Il metodo osservazionale – spiegano dal Comune – deve potere avere a disposizione tempi adeguati per procedere con le verifiche e i confronti tra modello di calcolo e fenomeni reali».
Il Ministero ha ricordato la necessità di rispettare le scadenze del PNRR e di motivare ogni eventuale variante progettuale. Una posizione che ha spinto Palazzo d’Accursio a rinunciare ai fondi e a confermare la volontà di cercare finanziamenti alternativi, in grado di garantire una gestione più flessibile dei tempi di cantiere.
I lavori di messa in sicurezza non si fermano
Intanto, i lavori di messa in sicurezza proseguono. Dalla primavera 2025 sono iniziate le opere preparatorie nelle aree attorno alla torre, con la rimozione dei basoli e del massetto stradale e la predisposizione degli...

3 ore fa
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