Per la Recanatese lo stadio "Del Conero" di Ancona sta diventando un vero tabù se pensiamo che nelle ultime tre gare sono arrivate altrettante sconfitte, senza nemmeno avere il briciolo di soddisfazione di realizzare la "miseria" di una rete. La bella serie di tre vittorie consecutive che aveva riaperto il cuore alla speranza di un campionato importante, si è quindi bruscamente interrotta in una gara nella quale, oggettivamente, si è prodotto troppo poco per sperare in qualcosa di diverso. I giallorossi non sarebbero nemmeno dispiaciuti sul piano del gioco e della manovra ma, stavolta più che mai, l’assenza di un attaccante di peso e di mestiere si è avvertita in tutta la sua gravità. D’altronde al giovanissimo Pepa non si possono chiedere miracoli, senza contare che il ragazzino è tutto fuorché una punta centrale: nelle ripartenze, con la sua velocità, potrebbe anche impensierire gli avversari, ma domenica è rimasto totalmente intrappolato nella linea difensiva dorica che non gli ha concesso nulla.
Eppure… eppure, anche in inferiorità numerica per l’espulsione di Raparo ad inizio ripresa, si è avuta la sensazione che sarebbe bastato poco, almeno per impattarla contro i dorici, apparsi tutt’altro che irresistibili e forse anche un po’ contratti per l’importanza della posta in palio e dopo le violente polemiche seguite alla debacle di Termoli. La Recanatese ci ha provato, ci ha dato dentro, con Filippi che ha pure provato ad inserire altri innesti offensivi, Valleja e Masi ma, appunto, sono giovani volenterosi, magari anche con un pizzico di tal...











