Selene Ticchi torna in aula, è ripartito il processo per ‘Auschwitzland’

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Bologna, 14 novembre 2024 – La vicenda di ‘Auschwitzland’ non è ancora finita. Selene Ticchi è tornata in aula, a Forlì, per l’ormai annosa vicenda: il 28 ottobre 2018, l’ex esponente di Forza nuova, ora in Rete dei patrioti, durante la visita a Predappio in occasione dell’anniversario della marcia su Roma sfoggiò la famigerata maglietta con l’infelice scritta.

Nel settembre del 2023, la Corte di Cassazione annullò senza rinvio la sentenza di primo grado – in cui Ticchi era stata assolta perché il giudice ritenne che il fatto non costituisse reato e la Procura fece poi ricorso per saltum, saltando cioè l’appello per presentarsi direttamente di fronte alla Suprema Corte – spiegando che c’era un errore nella contestazione del reato: non già incitazione alla discriminazione tramite ostentazione di simboli particolari, in violazione dunque dell’articolo 2 della legge Mancino, bensì un incitamento fondato sulla negazione, sulla minimizzazione in modo grave o sull’apologia della Shoah, come da ultimo comma dell’articolo 604 bis del codice penale.

La palla tornò dunque alla Procura di Forlì (competente per territori...



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