Vuelle, capire in fretta la radice del disastro

1 anno fa 61

Lo schiaffone preso da Vigevano, che ha già fatto saltare il fattore campo, ha risvegliato lontani ricordi. Stagione 2006/2007, serie A2 con girone unico, una promozione al termine della regular-season, l’altra dopo i playoff. La Scavolini Spar, neo-promossa dalla serie B con Myers capitano, cominciò il campionato con tre sconfitte consecutive. E s’era già alzato il polverone. Poi sappiamo com’è finita, promossa partendo dal 5° posto, perdendo una sola partita di playoff sulle 10 giocate, gara1 di finale con Pavia. Lungi dall’essere consolatorio, un flash-back prezioso per ricordarsi che le partenze non sempre sono indicative di cosa combinerà una squadra lungo il cammino.

Ma di una cosa bisogna essere sicuri: aver costruito l’impianto giusto. Coach Sacripanti, ha puntato sulla trazione anteriore firmando come americani play-guardia e ala, sicuro che siano gli esterni a decidere le partite nell’era del basket moderno. Spesso è così e sempre più raramente un pivot gioca i palloni decisivi, ma se non hai sotto qualcuno che prenda i rimbalzi non ci arrivi nemmeno a giocarti i tiri decisivi. Dunque quei 10 rimbalzi in meno conquistati contro Vigevano sono un campanello d’allarme pericoloso: soprattutto perché ne ha presi 7 Leardini (carriera passata in B) quasi gli stessi conquistati dal pivottone Oduro (8). La dimostrazione che i rimbalzi non sono sempre e solo una questione di stazza, altezza o elevazione, ma di volontà, desiderio e reattività. Magari pure di tagliafuori, se fatto bene. Difatti ne ha presi 8 pure Stefanini, la guardia che ha spedito 24 p...



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