Come le creano, così le distruggono. I media hanno il potere di non solo creare imprenditrici (girlboss) dal nulla, ma anche di demolirle. A dimostrarlo è una ricerca appena pubblicata e condotta da un professore del dipartimento di scienze Aziendali dell’Università di Bologna, Antonio Paco Giuliani insieme e Janice Byrne, professoressa alla Ivey Business School.
Sono stati analizzati oltre 2.600 articoli pubblicati dal 2014 al 2023 che dimostrano un vero e proprio circolo vizioso, da una fase iniziale di celebrazione ed esaltazione di donne imprenditrici come Sophia Amoruso ed Elizabeth Holmes, simboli di emancipazione e successo, alla loro successiva rappresentazione come esempi di eccesso e fallimento.
Lo studio, pubblicato su Journal of Business Venturing, spiega come queste aspettative irrealistiche si stiano creando e invita ad una rappresentazione più equilibrata delle donne nel mondo degli affari.
Questo meccanismo colpisce in modo particolarmente le donne imprenditrici che si trovano ad affrontare aspettative sociali più rigide e un controllo narrativo più limitato. “La caduta della girlboss non è un mero fallimento: è un segnale che ci invita a ripensare il modo in cui rappresentiamo le donne nel mondo degli affari e come apprezziamo il loro contributo», ha dichiarato il prof Giuliani.
Per superare questo ciclo narrativo tossico, gli autori della ricerca, sottolinean...

7 ore fa
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