A Bologna è carenza di infermieri: stipendi bassi, turni pesanti e affitti insostenibili spingono alla fuga

6 mesi fa 74

La carenza di infermieri a Bologna si aggrava e rischia di mettere in crisi l’intero sistema sanitario locale. A lanciare l’allarme è il sindacato Nursind, che punta il dito contro condizioni di lavoro insostenibili, retribuzioni non adeguate, scarse opportunità di crescita professionale e, sempre più spesso, l’impossibilità di trovare una casa a un prezzo accessibile.

A pesare è anche la crescente turistificazione della città, che fa lievitare i canoni d’affitto rendendo Bologna invivibile per molti professionisti della sanità. «Gli infermieri non riescono a trovare una casa che sia compatibile con il loro stipendio – spiega Dario Antichi, referente Nursind al Policlinico Sant’Orsola –. La turistificazione crescente di Bologna, con prezzi fuori scala rispetto agli stipendi, espelle silenziosamente chi lavora per garantire i servizi essenziali, come la salute. E questo impoverisce il territorio».

Secondo Nursind, la fuga dal capoluogo emiliano è ormai un fenomeno strutturale: molti infermieri scelgono di tornare al Sud o di emigrare all’estero, attratti da condizioni lavorative e salariali più favorevoli. In particolare, l’Inghilterra continua ad attrarre professionisti con stipendi che arrivano fino a 1.500 sterline a settimana. Un trend confermato anche dai dati della Federazione Nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche, secondo cui circa 2.500 infermieri sono emigrati all’estero dall’Emilia-Romagna dall’inizio degli anni Duemila, con un’impennata negli ultimi anni.

«Tanti decidono di andare all’estero o t...



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