Proseguono le indagini della polizia di Bologna sul presunto episodio di aggressione ai danni di personale sanitario che ha portato all’arresto del playmaker della Virtus, Luca Vildoza, e della moglie, la pallavolista Milika Tasic. I due erano stati fermati con l’accusa di lesioni a personale sanitario e rilasciati il mattino seguente su disposizione del Pubblico ministero.
In attesa della fissazione dell’udienza di convalida, la polizia di Bologna ha raccolto in questi giorni nuove testimonianze, ascoltando i componenti dell’equipaggio della Croce Rossa coinvolti nella vicenda. I sanitari hanno ripetuto la loro versione dei fatti, già contenuta nella denuncia presentata dalla volontaria Tiziana D’Antonio, assistita dall’avvocata Alessia Cuppini.
Secondo quanto raccontato dalla donna, la sera dell’incidente – dopo una partita della Virtus contro il Monaco al PalaDozza – Vildoza e la moglie sarebbero rimasti coinvolti in una lite stradale con un’ambulanza. Tutto sarebbe iniziato in via Calori e poi degenerato in viale Silvani, quando il giocatore e la moglie, dopo aver cercato di superare il mezzo di soccorso, avrebbero ostacolato il passaggio e aggredito la volontaria, afferrandola per il collo.
«Mi ha afferrata al collo – aveva raccontato Tiziana D’Antonio –. Poco dopo è scesa anche la donna, che mi ha preso per la coda tirandomi con forza». La versione della Croce Rossa parla di un compor...

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