Questa mattina, in via Michelino a Bologna, due famiglie sono state sfrattate dopo che attivisti e residenti si erano barricati negli appartamenti per impedirne l’esecuzione. Le famiglie coinvolte comprendono cinque minori, tra cui una ragazza con disabilità.

Al momento dell’arrivo dell’ufficiale giudiziario, oltre alle famiglie interessate, erano presenti anche gli attivisti del collettivo Plat, che hanno chiesto l’intervento degli assistenti sociali per garantire una collocazione alternativa alle famiglie prima dello sfratto. Quando la richiesta è stata respinta, attivisti e residenti si sono barricati all’interno, costringendo le forze dell’ordine a sfondare le porte per procedere con l’esecuzione dei provvedimenti. In strada si era radunata una cinquantina di persone nel tentativo di bloccare l’operazione.

«Il nostro principio è che l’esecuzione dello sfratto può essere fatta solo quando al nucleo familiare viene offerta una soluzione abitativa alternativa dignitosa. Altrimenti l’esecuzione deve temporeggiare». Il portavoce ha poi aggiunto: «Devono essere offerte soluzioni abitative idonee pari a quelle in cui le famiglie vivevano. Da casa a casa, così da permettere a queste famiglie di continuare a condurre una vita senza cambiamenti», hanno commentato dal collettivo Plat.

Dopo alcuni momenti di tensione e scontri con la polizia, le operazioni di sfratto si sono concluse, con gli appartamenti sgomberati e le famiglie trasferite fuori dalle loro abitazioni.

Le reazioni politiche

«Attivisti ...