Infermieri, operatori sociosanitari, ostetriche, tecnici e personale amministrativo delle Aziende Sanitarie bolognesi incroceranno le braccia dalle 7 del 27 ottobre alle 7 del 28 ottobre per denunciare il collasso della sanità pubblica regionale. A proclamare lo sciopero provinciale è stata l’Associazione sindacale FIALS, che ha chiamato alla mobilitazione il personale del comparto sanitario dell’area metropolitana di Bologna per duplici motivazioni: debiti, tagli, esternalizzazioni, carenze di personale e l’incapacità del sistema 118 e dei CAU, con l’obiettivo di chiedere interventi straordinari e il commissariamento della sanità regionale.

Lo sciopero coinvolgerà anche l’Azienda USL di Bologna, dove saranno interessati tutti gli operatori dell’area comparto. L’Ausl ha fatto sapere di aver predisposto le misure necessarie per garantire i servizi pubblici essenziali e i contingenti minimi di personale previsti dalla normativa e dagli accordi sindacali.

Le attività non urgenti che non potranno essere garantite durante la giornata di sciopero verranno riprogrammate in tempi utili per ridurre al minimo i disagi agli utenti e assicurare la piena continuità dei servizi sanitari.

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