Cosmoprof a Bologna, dietro il successo della fiera il dramma dei lavoratori in appalto

7 mesi fa 50

Mentre Bologna si prepara ad accogliere il Cosmoprof, la più grande manifestazione internazionale dedicata al mondo della cosmesi, si accendono i riflettori su una realtà ben diversa da quella patinata degli stand espositivi. Dietro il successo dell’evento, organizzato al 100% da BolognaFiere, si cela, secondo il sindacato USB di Bologna, una riorganizzazione del lavoro che avrebbe portato a una drastica riduzione dei diritti e dei salari per molti lavoratori.

Un evento da record, ma a quale prezzo?

L’edizione 2024 ha registrato numeri impressionanti: 160mila metri quadrati espositivi, oltre 3000 espositori e 250mila visitatori. Quest’anno le aspettative sono ancora più alte, ma il prezzo del successo sembra ricadere sulle spalle di chi lavora dietro le quinte. Negli ultimi anni, infatti, il sindacato USB denuncia una politica di esternalizzazione sempre più aggressiva, penalizzando lavoratori che un tempo godevano di contratti diretti e salari dignitosi.

Tagli ai diritti e salari ridotti

La strategia della dirigenza avrebbe portato alla progressiva sostituzione dei lavoratori interni con personale in appalto, spesso con contratti meno tutelati e retribuzioni più basse. Un esempio evidente è l’acquisizione della società VE, specializzata nella fornitura di personale per le manifestazioni, con il solo obiettivo, secondo USB,...



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