Chiusura anticipata delle scuole per Virtus–Maccabi, la protesta dei docenti: «Il diritto allo studio non può essere sacrificato»

4 ore fa 66
Dokky Suite - Document Collaboration and Management Platform

La decisione di chiudere in anticipo le scuole della zona rossa il 21 novembre, in occasione della partita Virtus Bologna–Maccabi Tel Aviv, ha sollevato la protesta di un gruppo di insegnanti riuniti nella Rete docenti educatori ed educatrici per la tutela dei diritti umani in Palestina. La misura, annunciata dal sindaco di Bologna Matteo Lepore per ragioni di sicurezza, viene giudicata dagli insegnanti un atto che mette in secondo piano il diritto allo studio.

Secondo la rete, interrompere o ridurre l’attività scolastica per fare spazio a un evento sportivo è un segnale preoccupante, soprattutto in un contesto in cui la presenza del Maccabi a Bologna richiama l’attenzione sulle violazioni dei diritti umani in Palestina. Gli insegnanti spiegano di guardare con «dolore e indignazione» a quanto accade a Gaza, dove la popolazione civile vive senza garanzie di istruzione, sicurezza e protezione.

Nel loro appello, i docenti sottolineano che «le istituzioni dovrebbero garantire il diritto allo studio, non sacrificarlo» e ribadiscono che la scuola deve rimanere «un diritto indiscutibile». Per questo ritengono inaccettabile che una partita di pallacanestro possa avere la precedenza su un servizio essenziale. «La scuola non può non essere una priorità, mentre nel mondo i diritti fondamentali vengono violati ogni giorno», dichiarano, sostenendo che l’evento sportivo possa essere annullato senza compromettere diritti fondamentali.

The post Chiusura a...



Bologna Press condivide questo contenuto utilizzando sempre
Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International (CC BY-NC-SA 4.0) Creative Commons License

Leggi tutto questo Articolo