Torre Garisenda, Rete civica propone una legge speciale nazionale

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Una legge speciale nazionale per la Torre Garisenda potrebbe garantire fondi stabili e interventi rapidi per evitare il rischio crollo del monumento. La proposta, avanzata dal consigliere regionale Marco Mastacchi di Rete Civica tramite un’interrogazione alla Giunta, prende spunto dall’esperienza del salvataggio della Torre di Pisa, dove lo stesso strumento normativo ha permesso di affrontare una crisi strutturale straordinaria con efficacia.

«Una legge speciale permetterebbe di accelerare i tempi di intervento, garantire fondi dedicati e stabili, istituire un Comitato Scientifico Nazionale e tutelare le attività economiche e culturali dell’area», spiega Mastacchi. Dal 2023, la Garisenda è sotto strettissima sorveglianza per «movimenti anomali» e l’area circostante è stata chiusa con codice rosso. La rinuncia del Comune ai 5 milioni di euro del PNRR, giudicati incompatibili con le tempistiche di intervento, ha reso ancora più urgente l’individuazione di strumenti legislativi straordinari.

Secondo Mastacchi, solo una legge speciale nazionale può offrire una gestione integrata e sicura della crisi, con trasparenza, comunicazione pubblica e misure di sostegno alle attività economiche del centro storico. La Garisenda non è solo un simbolo architettonico di Bologna: il suo stato di emergenza rappresenta un banco di prova per l’effettività dell’articolo 9 della Costituzione e per la capacità dello Stato di tutelare il patrimonio storico nazionale.

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