Precarietà, carenza di personale e rischio esternalizzazioni: il sistema culturale pubblico di Bologna è in profonda crisi. Biblioteche e musei comunali, nonostante l’aumento dei turisti, faticano a garantire servizi essenziali. Lo denunciano le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e COBAS. Secondo i sindacati, la situazione è diventata «insostenibile». Gli organici sono ridotti al minimo, il ricambio generazionale è bloccato e molte sedi si reggono grazie al volontariato. Le ultime assunzioni risalgono all’estate scorsa: solo cinque nuove unità, a fronte di una graduatoria ben più ampia.
A peggiorare il quadro, le dimissioni della dirigente del Settore Musei Civici, annunciate per il mese di giugno. Un segnale che certifica il disagio anche ai vertici.
Intanto l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Matteo Lepore, non affronta pubblicamente il problema. Al contrario, continua a promuovere un’immagine positiva del comparto culturale, sostenendo che tutto funziona al meglio. Secondo i sindacati, si tratta di una narrazione, che nasconde una realtà ben diversa vissuta ogni giorno nei luoghi della cultura.
Anche le condizioni delle strutture sono critiche. A ottobre 2024, parte del soffitto del Museo della Musica è crollata durante l’orario di chiusura. Un episodio che evidenz...

6 mesi fa
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