Resta avvolta nel mistero la morte di Tania Bellinetti, la 48enne trovata senza vita lo scorso martedì 8 aprile sotto il balcone del suo appartamento al terzo piano di un edificio Acer in via Tolstoj, nel quartiere Barca di Bologna. La donna, cassiera e madre di due figli, viveva da circa vent’anni in quello stabile di edilizia popolare.

Le indagini della squadra Mobile sono ancora in corso. Al momento l’ipotesi di reato sul tavolo è quella di istigazione al suicidio. Elementi fondamentali potrebbero arrivare dall’autopsia, prevista per la prossima settimana, che sarà affidata al medico legale Arianna Giorgetti. Il magistrato ha disposto una serie di accertamenti approfonditi per verificare, tra le altre cose, la presenza di fratture o lesioni compatibili con traumi diversi dalla caduta. Parallelamente, si analizzano anche i contenuti del cellulare della vittima, alla ricerca di messaggi o tracce che possano fornire risposte alle molte domande ancora aperte.

Un altro tassello cruciale dell’inchiesta riguarda il compagno della donna, un 36enne tunisino del quale al momento non si hanno notizie. L’uomo, più giovane di dieci anni, era stato in passato condannato per maltrattamenti nei confronti di Tania ed era destinatario, da dicembre 2024, di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ordinanza mai eseguita, frutto di una nuova denuncia sporta dalla stessa Bellinetti.

Secondo quanto raccontano i vicini, il rapporto ...