BOLOGNA – L’autopsia e le testimonianze di chi ha visto spiegheranno meglio l’esatta dinamica della lite finita con la tragica uccisione di Fallou Serin Sall. Il suo aggressore, ora rinchiuso all’istituto penale minorile del Pratello dopo la decisione della gip Anna Filocamo che ha ravvisato i profili di pericolosità e pericolo di fuga oltre ai gravi indizi di colpevolezza, sostiene di essere stato aggredito. E di aver colpito alla cieca. uccidendo Fallou, che dice di non conoscere. Anche questa circostanza tra quelle da verificare. Semmai gli screzi ci sarebbero stati con il 17enne bengalese ferito al collo. Il 16enne agli arresti, durante l’udienza di convalida del fermo, ha molto insistito sul rapporto con lui, accusandolo di bullismo nei suoi confronti, e di numerosi vocali son prese in giro e minacce ricevute negli scorsi mesi. Ha detto di portare sempre con sé il coltello, senza un motivo particolare. mentre con Fallou non ci sarebbe stata nemmeno conoscenza appunto, figurarsi rancore. Dall’altra parte il bengalese racconta una versione diversa, parlando con la stampa locale ha sostenuto che il rivale, uno che se la prendeva sempre con i più piccoli sostiene, avrebbe perso la testa dopo un suo saluto ironico riferito a diverso tempo passato senza vedersi. Ha raccontato di una prima colluttazione in cui lo avrebbe colpito e di una fuga di quello, inseguito e atterrato da Fallou, che lo voleva fermare perché avrebbe rubato qualcosa al suo amico. Di placcaggio aveva parlato lo stesso aggressore. Versioni al vaglio degli investigatori. La pm dei minori...
