Sanità in crisi in Emilia-Romagna, la Regione «Smetta di scaricare sui medici le proprie colpe»

2 ore fa 19

Scoppia la polemica tra medici e Regione Emilia-Romagna. Il sindacato dei medici CIMO-FESMED accusa duramente la Giunta regionale e i direttori generali di scaricare sui professionisti sanitari la responsabilità delle inefficienze del sistema pubblico, dopo le recenti dichiarazioni che indicano l’attività intramoenia come una delle cause dei disservizi nella sanità regionale.

«È innegabile che la sanità pubblica dell’Emilia-Romagna stia attraversando un momento di grande difficoltà – dichiarano Salvatore Lumia e Luca Spinardi della segreteria regionale CIMO-FESMED – ma è inaccettabile alimentare, con toni populisti e strumentali, una contrapposizione tra cittadini e medici. L’attività intramoenia non è la causa del problema: le vere domande da porsi riguardano l’uso delle risorse e le scelte di programmazione sanitaria effettuate negli ultimi anni».

Il sindacato ricorda anche che la mobilità sanitaria, oggi additata come una criticità, fu incoraggiata proprio dalla Regione. «È bene non dimenticare che fu la stessa Regione, non molti anni fa, a promuovere e incentivare questo fenomeno, considerato allora una fonte di entrate economiche. Oggi, quelle scelte presentano il conto», sottolineano Lumia e Spinardi.

Per CIMO-FESMED la crisi del sistema non nasce dai medici, ma da un modello organizzativo sbagliato. «L’aziendalizzazione della sanità è l’unica responsabile di un Servizio sanitario regionale che scricchiola: ma chi l’ha inventata e poi promossa? Ci duole ricordarlo, ma è stata la Regione Emilia-Romagna. Ognuno si prenda le proprie respo...



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