All’Università di Bologna alcuni dei massimi esperti internazionali di intelligenza artificiale hanno delineato il progetto di un Centro Europeo di Ricerca dedicato all’AI, pensato per diventare il motore scientifico e culturale del continente in questo campo in rapida evoluzione.
L’iniziativa è nata da un incontro promosso dal Premio Nobel Giorgio Parisi e dal professore dell’Alma Mater Pierluigi Contucci, che ha riunito studiosi di fama mondiale per definire un Manifesto con i principi fondanti della futura istituzione. Obiettivo: dare all’Europa una struttura capace non solo di seguire, ma di guidare le trasformazioni generate dall’intelligenza artificiale nella scienza, nella società e nella cultura.
«Dovrà essere un’istituzione compatta, con un forte nucleo scientifico dedicato sia alla teoria fondamentale sia all’esplorazione di nuove direzioni di ricerca applicata, centrata sul capitale umano e sulla collaborazione interdisciplinare, e governata con trasparenza e indipendenza», spiega Contucci. «Al cuore della sua missione dovranno esserci l’efficienza energetica, i modelli aperti e la riflessione etica, insieme alla promozione di alleanze globali profondamente radicate nelle tradizioni scientifiche europee».
Il futuro Centro Europeo di Ricerca sull’AI, secondo la visione condivisa, dovrà avere una struttura snella ma di alto impatto, con una sede centrale capace di accogliere piccoli gruppi di scienziati provenienti da ambiti diversi, favorendo il lavoro comune e l’i...

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