“Bike-friendly” a parole, Bologna piange una ciclista di 23 anni e Lepore non trova il coraggio del silenzio

6 ore fa 24
Dokky Suite - Document Collaboration and Management Platform

Una ragazza di 23 anni muore sulla pista ciclabile di Corticella, travolta da un camion impegnato, secondo le prime indagini sulle dinamiche dell’incidente, nei lavori del tram. È l’immagine più dura e più vera della mobilità a Bologna, ben lontana da quella raccontata solo sei giorni fa nel comunicato in cui il Comune festeggiava l’ingresso del capoluogo emiliano tra le 30 città più bike-friendly al mondo (usando pure un anglicismo, che fa chic). E mentre i dati sui passaggi delle biciclette venivano esibiti come prova di un aumento della mobilità ciclistica, pochi ricordavano che quei numeri registrano solo transiti: non dicono nulla sul reale incremento della mobilità ciclistica, perché una bicicletta può passare dieci volte e risultare dieci volte. Senza targhe, senza identificazione, senza un dato effettivo.

Poi arriva la realtà. E la realtà è una giovane che perde la vita proprio dove avrebbe dovuto sentirsi protetta: su una pista ciclabile. Una tragedia che rende quanto meno stonato il commento del sindaco Matteo Lepore, pronunciato, come si legge sul Resto del Carlino, nello stesso giorno dell’incidente: «La nostra è una città impegnata per ridurre la violenza in strada e gli incidenti mortali». Parole che, in un momento così, pesano troppo. Dire che la città è impegnata a ridurre gli incidenti mentre una ragazza giace senza vi...



Bologna Press condivide questo contenuto utilizzando sempre
Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International (CC BY-NC-SA 4.0) Creative Commons License

Leggi tutto questo Articolo