Femminicidio di Sofia Stefani, la Procura: «Gualandi ha mentito a tutti»

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Nell’aula della Corte d’Assise di Bologna si è chiusa la requisitoria della procuratrice aggiunta Lucia Russo nel processo contro Giampiero Gualandi, l’ex comandante della Polizia Locale di Anzola dell’Emilia accusato di aver ucciso la collega Sofia Stefani. L’accusa ha ribadito che le contestazioni a suo carico troverebbero piena conferma.

Gualandi, 63 anni, aveva ammesso di aver esploso il colpo che il 16 maggio 2024 ha tolto la vita alla 33enne, ma ha sempre sostenuto che si fosse trattato di un incidente avvenuto durante una colluttazione. Una versione che non ha convinto il giudice delle indagini preliminari, il Tribunale della Libertà né la Cassazione, giudicata «illogica» dagli inquirenti.

Secondo la Procura, il colpo non partì accidentalmente: l’ex comandante avrebbe agito con intenzione, mosso da motivi futili e in un contesto di relazione sentimentale ormai deteriorata.

Le analisi sul telefono di Sofia Stefani, ha spiegato Russo, hanno permesso di ricostruire la storia del loro rapporto, iniziato nel dicembre 2023 e degenerato nei mesi successivi. «Il telefono di Sofia, dopo la perizia, ci ha consentito di ricostruire ogni aspetto di quel rapporto, le vite dei protagonisti, a partire dal dicembre 2023, e ha ricostruito anche la deriva del drammatico rapporto. Le indagini hanno dimostrato con evidenza che Gualandi ha mentito a tutti, sia nell’immediatezza dei fatti sia nel processo e anche pr...



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