Il Comune di Bologna continua a mettere mano nel portafogli dei cittadini e delle cittadine bolognesi. Dopo l’aumento delle tariffe dei taxi, dopo l’innalzamento dei costi per l’occupazione del suolo pubblico per i locali con i dehors, dopo i numerosi autovelox per le strade con cui continua a fare cassa, adesso aumenta anche il biglietto del trasporto pubblico: dal 1° marzo il biglietto singolo passerà da 1,50 a 2,30 euro. Anche gli abbonamenti mensili e semestrali cresceranno. A decidere l’aumento è stata proprio l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Matteo Lepore. Si, proprio quell’amministrazione che promuove l’uso del trasporto pubblico. Ancora una manovra, dunque, da parte di questa amministrazione che sembra guardare più a quella sinistra “radical chic” che a quella cosiddetta “proletaria”.
L’obiettivo del Comune, spiega in un comunicato, è ridurre il traffico nel centro storico, incentivare l’uso del trasporto pubblico e migliorare la qualità dell’aria. E chi paga questa “rivoluzione leporiana”? Avete mai visto il sindaco sull’autobus?
Aumenti anche per la sosta delle auto
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